Ho ascoltato il pezzo della band Extraliscio, mi è apparsa grande madre Russia, un’immaginario spaziale, lui astronauta e lei quasi venditrice di gelati da spiaggia, graziosa, Orietta manager del track food dello spazio. Il collage è nato a strati e dai contorni abbondanti, fino a rifilare ogni sagoma e deciderne la distribuzione nello spazio, poi ho saturato, saturato! Ne è uscito l’abito che ha vestito il “crossovèr” della riviera. Con tutto il rispetto per Raymond Pettibon.